Dieta Chetogenica in neurologia: trattamento delle cefalee

Dieta Chetogenica in neurologia: trattamento delle cefalee

La cefalea, comunemente chiamata mal di testa, è tra le patologie più frequenti del sistema nervoso e nel prospetto in basso vi sono evidenziate le forme più comuni; ne soffrono in modo continuativo il 40% delle donne ed il 20 % degli uomini (solo il 2% dice di non averne mai sofferto) ma questi dati sembrano essere sottostimati. La cefalea quando è ricorrente non è caratterizzata solo dal dolore insopportabile ma diventa una grossa disabilità, infatti i ripetuti attacchi danneggiano la vita familiare sociale e lavorativa di coloro che ne soffrono.

Un aiuto importante alla diminuzione dei sintomi e degli episodi nevralgici viene dato dalla dieta chetogenica che sempre più si dimostra una valida alleata per i pazienti che soffrono di mal di testa. In campo clinico venne applicata per la prima volta circa 100 anni fa dal Dr. Russel Wilder ed altri della Mayo Clinic di Rocherster (USA) per curare bambini epilettici resistenti ai farmaci.

I tipi di cefalea
EMICRANIACEFALEA DI TIPO TENSIVOCEFALEA A GRAPPOLOCEFALEA CRONICA
Prevalenza: 12-15%Prevalenza fino al 90%E’ la cefalea più intensaCefalea presente 15 giorni al mese da almeno 3 mesi
3 volte più frequente nelle donneSensazione di compressione, lieve o moderata6 volte più frequente nel sesso maschilePrevalenza: 4%
10% nei bambiniPuò durare ore a giorniPrevalenza 1/1000Può essere provocata da sovradosaggio di analgesici
Cefalea pulsante monolaterale con nausea, fastidio per luce e rumoriScatenata da stress o posture sbagliateDolore atroce nella zona oculare l’occhioPuò essere una evoluzione dell’emicrania
Dura da 4 a 72 oreTrattabile con analgesici genericiDurata da 10 a 180 minutiSpesso associata ad ansia/depressione
Scatenata da stress, variazioni ormonali, clima, digiuno, assenza sonno, alcool Associata a lacrimazione, arrossamento oculare, congestione nasale. Irrequietezza motoriaSignificative ripercussioni sull’abilità funzionale
FONTE PROSPETTO - AIC-ONLUS (ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO LE CEFALEE)

MA IN COSA CONSISTE LA DIETA CHETOGENICA?

La dieta chetogenica, o meglio, le diete chetogeniche, sono dei protocolli alimentari che prevedono una drastica riduzione o nessuna assunzione di carboidrati (meno di 50 g/ die), una normale assunzione della quota proteica ed un calcolato aumento della assunzione di grassi. In questo modo si ottiene uno stato di chetosi, cioè una condizione metabolica in cui vengono utilizzati come fonte energetica principale i corpi chetonici (acido acetoacetico, acido  beta-idrossibutirrico, acetone) che derivano dal catabolismo dei grassi e sono sintetizzati dal fegato per sopperire alla mancanza di glucosio. Il cervello userà proprio i corpi chetonici come carburante principale per assolvere alle sue funzioni. Quando assumiamo carboidrati con l’alimentazione, il nostro corpo in parte li brucia per ottenere energia e in parte li immagazzina come glicogeno nel fegato e nei muscoli (grazie all’insulina). Il glucosio in eccesso viene trasformato in grasso. Quando serve, il glicogeno immagazzinato viene riconvertito in glucosio. In una dieta chetogenica, non assumendo glucosio con l’alimentazione, il nostro corpo ricaverà energia dalla ossidazione degli acidi grassi introdotti con gli alimenti nel caso della dieta chetogenica normocalorica oppure li ricaverà dai grassi di deposito nel caso della dieta chetogenica VLCKD (Very  Low Calorie Ketogenic Diet) in cui si avrà anche un effetto dimagrante, grazie proprio all’ utilizzo dei grassi del tessuto adiposo.

PERCHE’ QUESTO PROTOCOLLO ALIMENTARE AIUTA CHI SOFFRE DI CEFALEA?

Ogni corpo chetonico produce più energia del glucosio ma meno stress ossidativo, e questa “spinta energetica” che essi danno è molto importante nei cefalgici, i quali sono generalmente portatori di un deficit energetico nel cervello. E’di rilevante importanza sapere che lo stato di chetosi provocato da questa dieta è assolutamente fisiologico e ben lontano dalla chetoacidosi che si verifica nel diabete!! Ogni volta che rimaniamo a digiuno, si verifica questa via biochimica che fa parte infatti della innata ed ancestrale capacità del nostro corpo di adattarsi ai cambiamenti metabolici. Oltre ad avere effetto energizzante i corpi chetonici hanno anche un effetto antinfiammatorio.

A livello neurocorticale quali sono i meccanismi ipotizzati come motivo del miglioramento della sintomatologia?

  • Biogenesi mitocondriale e aumento delle riserve energetiche cerebrali
  • Alterazione dei neurotrasmettitori cerebrali con aumento di acido Gamma-Aminobutirrico(GABA) che ha un’azione inibitoria della trasmissione sinaptica glutammatergica (ricordiamo che GABA è il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale dei mammiferi)
  • Effetto neuroprotettivo attraverso un aumento di riserve energetiche e la riduzione della produzione di radicali liberi.

E chiaro, quindi, come la dieta chetogenica possa rappresentare una strategia molto efficace nei confronti delle cefalee, sia in termini di prevenzione che di correzione delle anomalie neurofisiologiche ad essa correlate.

Molti degli effetti collaterali dei farmaci per chi soffre di mal di testa è poi quello di un aumento di peso. Ancora una volta la dieta chetogenica, in questo caso una VLCKD con un introito controllato di grassi, può esserci d’aiuto.

      Dott.ssa Tiziana Masia – Biologa Nutrizionista